...perché le pupille abituate a copiare
inventino i mondi sui quali guardare.

martedì 4 gennaio 2011

La grandezza di un'epoca

Riporto alcune frasi di Jacob Burckhardt circa una rivalutazione del Medioevo e un confronto con la nostra era:


"Il Medioevo ha per lo meno saputo vivere senza guerre nazionali, senza processi industriali forzati, senza credito e capitalismo, senza odio contro la povertà. Ha avuto la propria grandezza e i suoi dolori, non gli si può fare, come al presente, il processo per i beni divorati dai posteri in anticipo.
La grandezza di un'epoca dipende dalla quantità di persone capaci di sacrificio, qualunque ne sia l'oggetto. E qui il Medioevo non è per niente indietro! Dedizione! E non garanzia di stipendio sicuro! Con che cosa comincia la grandezza? Con la dedizione verso qualcosa con l'atrofia totale della vanità personale.
La grandezza non dipende dalla superiorità intellettuale, poichè questa può essere legata ad un'indole spregevole. La grandezza è il collegamento tra un determinato spirito e una determinata volontà."


Non sono d'accordo in tutto e per tutto con quanto viene detto, ma ammetto di essere restato molto affascinato dallo spirito che permea queste parole.


PS: Il testo è tratto dalla "Guida al medioevo" di Horst Fuhrmann, pag. 25.

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