...perché le pupille abituate a copiare
inventino i mondi sui quali guardare.

giovedì 21 ottobre 2010

Un buon caffè: ovvero come ritagliarsi uno spazio.

Camminavo per strada. Di mattina fa freddo e le tracce dell’umidità notturna coprono ogni cosa. Ero con il mio cagnolino, per la sua prima passeggiata mattutina. Generalmente sono piuttosto impresentabile, soprattutto quando lui è particolarmente insistente nella sua richiesta di uscire. Stamattina, quando mi sono chiuso in bagno per lavarmi denti e faccia, si è buttato con tutto il suo peso contro la porta, per essere sicuro che avessi capito bene che aveva fretta. Ho infilato le prime cose trovate in giro, ovvero le ultime che avevo tolto la sera, prima di mettere il pigiama. Non ero un bijou. E come ogni mattina ho incontrato “il padrone della Chicca”. La Chicca è un’anziana cagnolina, spelacchiata, con gli occhietti lucidi, molto molto rallentata nei movimenti. Pumba, il mio cagnolino, le vuole bene. Quando la scorge da lontano, comincia a tirare come un forsennato con le orecchie dritte verso l’alto e la lingua di fuori. Così è stato inevitabile che io e “il padrone della Chicca” diventassimo amici. “Il padrone della Chicca” è un anziano signore, con gli occhi lucidi e buoni, che trascorre le sue giornate tra una passeggiata della Chicca e l’altra. La Chicca e il suo padrone abitano in un palazzo dietro al nostro. Di solito parliamo di cani. Come stanno, quante passeggiate hanno già fatto quel giorno, se sono di buon umore o meno, che tipo di guinzaglio usiamo e perché. A volte ci spingiamo oltre e chiacchieriamo del tempo. Oggi però abbiamo fatto il grande passo: “il padrone della Chicca” mi ha offerto un caffè. E’ stato bello, un gesto sincero e gratuito, una scusa per scambiare qualche parola in più e un buon motivo per sorridere. E’ sempre rincuorante incontrare persone buone. Forse il mondo non è così terribilmente brutto e se ogni giornata iniziasse con un gesto buono come questo – un caffè offerto a uno sconosciuto senza nome, una chiacchierata senza fretta e senza nessuno scopo oltre a quello di “ritagliarsi un piccolo spazio” – forse sarebbe sempre meno brutto. Perché in fondo, è stata una delle migliori giornate degli ultimi tempi e io credo che sia soprattutto merito del “padrone della Chicca”.

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