...perché le pupille abituate a copiare
inventino i mondi sui quali guardare.

martedì 19 ottobre 2010

Gli angeli non danno appuntamenti.

Ci dicono continuamente che nessuno è al sicuro, ma questo lo sapevo già e non è mai stata una buona scusa per barricarmi dentro casa, la tele accesa e la porta chiusa.
Non sono un estimatore scatenato di Jovanotti e mai avrei pensato di iniziare un qualsiasi testo da una sua citazione: questo per svariate ragioni, non ultime un poco di snobismo intellettualistico ("non è un vero cantautore") ed il timore di apparire quasi adolescenziale. Cominciare oggi dalle sue parole è un modo di smentirmi e di ammettere la mia presupponenza, di confessare che trovo molti dei suoi testi attuali e pieni di vita, di significato. E' una confessione idiota, lo so. Ma è un inizio, un piccolo espediente per dimostrare che gli scarti di prospettiva dai nostri preconcetti non ci feriscono, nè ci violentano, ma ci arricchiscono.
La maggior parte delle persone che conosco vive chiusa in una routine preordinata, che si ripete senza mutamenti sostanziali: tutti sono appartentemente felici di quelle che chiamano intimità o quotidianità.
Eppure quando la vita, anche solo per un istante, li spinge sino a perdere l'equilibrio e mostra loro qualcosa di nuovo, di diverso, tutti ondeggiano straniti, attratti dalla novità e dal suo affascinante pericolo. Ma la forza del consueto (cioè la paura) ha sempre la meglio e mentre riprendiamo l'equilibrio e ripieghiamo spaventati nel nostro mondo, finiamo per convincerci che doveva andare così. Stasera io scrivo per combattere questo fatalismo, per regalarmi la speranza di essere libero e imprevedibile, di poter decidere, quando lo desidero, di visitare una città distante, di iniziare dal nulla un blog, di citare un cantante che fingo di disprezzare. E serve molta meno fatica di quello che sembra, soltanto un poco di fantasia, di libertà e la volontà di guardare con lenti diverse il nostro vivere quotidiano. Ogni volta che farete questo, qualsiasi cosa  insignificante e bizzarra decidiate di compiere, non esitate a chiamarvi poeti.
Perchè la bellezza va conquistata lontano dalle vie dell'ordinario e perchè, come dice Gaber, gli angeli non danno appuntamenti.

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