E non dite: "No, a me i Beatles non piacciono", o peggio "Preferisco gli Stones". Questo equivale a non averli mai ascoltati o giudicarli da Yellow Submarine.
La mia è propaganda beatlesiana spudorata e umanitaria.
La mia è propaganda beatlesiana spudorata e umanitaria.
GODETEVI I BEATLES, la loro musica, i testi, l'immediatezza e la misteriosa perfezione.
Facendolo, avrete la certezza di non avere gustato solo amarezze nel calice di questa folle esistenza.
Già che ci sono vi indico anche un buon punto di partenza: Rubber Soul. E' un disco che i critici definiscono "di transizione", classica espressione per dirci che non sanno bene di che parlano, dato che a questo mondo tutto è transitorio.
In realtà è una miniera di bellezza.
Ci troverete Norwegian Wood, una delle ballate più belle mai scritte, con un sitar che anticipa decenni di World Music, l'eterna Michelle (dove le quattro note iniziali valgono il disco), Girl, fantastico e al contempo ironico sogno d'amore, il rock di Drive my car e il country melodico di I've just seen a face.
Ci troverete Norwegian Wood, una delle ballate più belle mai scritte, con un sitar che anticipa decenni di World Music, l'eterna Michelle (dove le quattro note iniziali valgono il disco), Girl, fantastico e al contempo ironico sogno d'amore, il rock di Drive my car e il country melodico di I've just seen a face.
Dimenticavo In my life, eletta unanimemente tra le più belle canzoni del secolo.
Basta?
Nessun commento:
Posta un commento