...perché le pupille abituate a copiare
inventino i mondi sui quali guardare.

venerdì 2 dicembre 2011

L'illogica allegria.

Esistono canzoni, dipinti e poesie che riescono a dare un nome a quegli indefiniti stati d'animo, che tutti ci troviamo a vivere e che non sappiamo neppure descrivere. Questa canzone, per me, appartiene a tale privilegiata schiera.


Da solo,
lungo l'autostrada, 
alle prime luci del mattino; 
a volte spengo anche la radio 
e lascio il mio cuore incollato al finestrino. 

Lo so 
del mondo e anche del resto, 
lo so 
che tutto va in rovina, 
ma di mattina, 
quando la gente dorme, 
col suo normale malumore 
mi può bastare un niente, 
forse un piccolo bagliore, 
un'aria già vissuta, 
un paesaggio o che ne so. 

E sto bene. 
Io sto bene come uno che si sogna, 
non lo so se mi conviene, 
ma sto bene, che vergogna. 

Io sto bene 
proprio ora, proprio qui 
non è mica colpa mia, 
se mi capita così. 

È come un'illogica allegria 
di cui non so il motivo 
non so che cosa sia. 
È come se, improvvisamente, 
mi fossi preso il diritto 
di vivere il presente 

Io sto bene... 
Questa illogica allegria 
proprio ora, proprio qui. 

Da solo 
lungo l'autostrada 
alle prime luci del mattino.


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