...perché le pupille abituate a copiare
inventino i mondi sui quali guardare.

martedì 15 febbraio 2011

La storia gira...

...e gira, e gira. Lo diceva sempre un vecchio e lontano parente, lassù in Bretagna. Non l'ho mai conosciuto. Ma le sue massime sono state ripetute talmente spesso in famiglia, che ormai quasi riesco a vederlo, mentre con gesto enfatico e teatrale - il dito indice alzato - fende l'aria con le grosse braccia, l'occhio sinistro socchiuso, e dice: "La storia gira, gira e gira..."
E tutto sommato, benché tutti pensassero che fosse un po' matto, comincio a credere che avesse ragione.




Era l'anno 558 aC. Pisistrato era già stato esiliato una volta da Atene. Un paio di anni prima, infatti, per prendere il potere, aveva ben pensato di ferirsi da solo (forse con un bronzetto di Athena Poliàs, chissà!) e di denunciare un attentato nei propri confronti per ottenere una scorta armata. Con quei 300 mercenari così ottenuti riuscì a occupare l'Acropoli e a detenere il potere per un po'. Ma poi fu esiliato, come si diceva all'inizio.
Di conseguenza pensò a uno stratagemma ancora migliore: prese una ragazza altissima, le fece indossare un'armatura e la fece sfilare per le strade di Atene su un carro, tentando di far credere alla gente che quella fosse proprio la dea Atena, che in persona suggeriva a gran voce alla cittadinanza di mandare al potere il suo amato Pisistrato...


Per fortuna che, allora, nessuno ci cascò. Certo, dopo un altro - ovvio - esilio, alla fine, con la forza, Pisistrato riuscì a diventare tiranno di Atene, ma a quella stupida messa in scena non credette proprio nessuno.


...e gira, e gira...

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