...perché le pupille abituate a copiare
inventino i mondi sui quali guardare.

venerdì 10 giugno 2011

Perché.

Domenica e lunedì, 12 e 13 giugno 2011, tutti gli italiani sono chiamati ad esprimere la propria opinione su questioni di vitale importanza. E' inutile dirvi che io andrò a votare e che metterò quattro croci su quattro SI.
Non è questo il punto. Il referendum è uno strumento fondamentale per una vera democrazia, perché permette a ciascun cittadino di esprimere la propria opionione riguardo alle leggi, confermando la propria fiducia al governo, oppure affermando la propria disapprovazione verso alcune decisioni prese da esso.
Al di là di quale sia il vostro pensiero, scrivo questo appello per invitarvi ad andare a votare.
E' importante che ciascuno esprima il proprio volere.
Non andare a votare significa non credere abbastanza nelle proprie idee, significa indifferenza, significa lasciare che qualcun'altro prenda decisioni importanti al nostro posto.
Io voglio credere nella possibilità che questo paese abbia ancora le risorse per migliorare, per crescere, per guardare al futuro. E voi? Dimostrate con il vostro voto che ancora vi interessa qualcosa dell'Italia; fatelo, con un "sì" o con un "no". Raggiungere il quorum non significa permettere ai "sì" di vincere; significa anche, in questo momento, far vedere ai nostri politici (ma anche al mondo) che vogliamo rimanere una democrazia, che vogliamo poter prendere decisioni importanti, che ci meritiamo la possibilità di scegliere cosa sia meglio o peggio per noi, per i nostri figli, per i nostri nipoti.
Andare a votare è IMPORTANTE, sempre e comunque. Assumetevi questa responsabilità, fatelo prima di tutto per voi stessi. Fatelo, perché è un diritto per cui qualcuno, prima di noi, ha lottato. Fatelo, perché è un diritto per il quale ancora qualcuno nel mondo combatte. Fatelo, perché è lo strumento della democrazia che tutti desideriamo. Fatelo, perché non farlo significa assumersi una responsabilità ancora più grave.

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